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Tecniche di allontanamento volatili

Problematiche e Tecniche di allontanamento volatili 

Come premessa evidenziamo i volatili presenti in ambito urbano:

Colombi:

  • Colombo di città (Columba livia forma domestica) Alcune specifiche: Forte difformità di caratteri; Taglia tozza e pesante; Testa grande e becco potente; Colori vari: bianco, nero, grigio.

Peso 300-400 grammi. Riproduzione: Durante tutto l’anno; Guano: 10-12 kg all’anno (sostanziale distinzione dal piccione selvatico)

  • Colombo selvatica (Columba livia – piccione selvatico) Alcune specifiche: Forte uniformità di caratteri; Taglia e struttura sottile e leggera; Testa piccola e leggera con becco sottile, occhio rosso arancio; Mantello uniforme grigio lavagna barrato nero sulle ali, groppone bianco scuro, coda grica barrata nera in fondo, testa grigio scura a riflessi verde porpora; Peso 220-300 grammi.

Riproduzione 1-2 covate anno in tarda primavera/estate

  • Gabbiano reale ( Larus Michahellis) Notevoli dimensioni 52-58 cm e apertura alare fino 140 cm per 1-1,4 kg. Colori: becco e zampe gialli, ali grigie con apici neri, dorso grigio scuro, testa, collo e parti inferiori bianche. Deposizione uova (circa 2/3) da marzo a giugno, mentre la scelta e occupazione per nidificare avviene diversi mesi prima.
  • Storni (Sturnus vulgaris) Lo storno comune è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Sturnidae, originario dell’Eurasia ma introdotto in tutti i continenti tranne America Meridionale e Antartide. Peso 75 gr Lunghezza 22 cm.
  • Passeri (Passer) Passer Brisson, 1760 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia Passeridae, Peso 24 – 40g, 14 – 18cm.

Tra le problematiche legate alla presenza dei volatili in città:

Non solo fattori di tipo atmosferico ed inquinamento negli ultimi decenni hanno caratterizzato il degradamento delle superfici ma la crescente presenza di volatili che con il loro guano e l’azione fisica del camminamento stanno deteriorando monumenti ed edifici.

Il rischio sanitario che può rappresentare la sovrabbondanza dei colombi nei centri urbani come potenziale pericolo per la salute umana è data quindi dalla densità-dipendenti perché aumentano le possibilità di contatto tra l’animale e l’uomo e soprattutto aumentano la quantità di deiezioni emesse (guano in ambiente). Il colombo produce deiezioni ricche di acido urico che contengono grandi quantità di materiale non digerito e quindi, proteine, grassi, fibra, minerali ed estrattivi inazotati oltre che batteri e parassiti. Lo smaltimento del guano comporta una possibile diversa classificazione e conseguenze in merito allo smaltimento. Momento della classificazione: in questo caso la classificazione va fatta sul luogo della produzione (cantiere) e la registrazione nel momento carico/scarico per poi trasportato con mezzi autorizzati trasportatori rifiuti.

Va evidenziato che la maggior parte degli agenti patogeni isolati nel piccione e pericolosi per altre specie (tra cui l’uomo) vengono diffusi attraverso il materiale fecale che rimane infettante, in alcuni casi, anche quando ormai disseccato.

Affrontiamo quindi gli aspetti tecnici sull’allontanamento volatili:

L’importanza del sopralluogo:

Una delle operazioni fondamentali per stabilire la problematica e le misure più efficaci per l’allontanamento dei volatili è data da un corretto “SOPRALLUOGO” con determinazioni quali:

– Superfici da proteggere;

– Come raggiungere le quote di lavoro;

– Quali dissuasori utilizzare e dove?

– Attrezzature e Sicurezza;

– Costi, tempi e modi.

La scelta del prodotto più efficace dipendi quindi da diversi parametri:

Il tipo di volatile

Il tipo di supporto su cui devo applicare il dissuasore

Il “rischio” – la probabilità che un volatile possa colonizzare in modo più o meno permanente una zona, dipende dal luogo e dall’esposizione del supporto.

L’osservazione resta il miglior metodo per scegliere il prodotto più adatto.

Alcune tipologie/metodi:

Bye Birds :

è un gel deterrente applicato in vaschette per volatili molesti, ecologico, a zero VOC, costituito da un mix brevettato di sostanze naturali estratte da piante, grassi e capsaicina.

Barriera volatili per pannelli fotovoltaici:

dissuasori meccanico che permette di proteggere dalla nidificazione o lo stazionamento dei volatili la parte sottostante i pannelli.

Dissuasori ad aghi:

sono dissuasori d’appoggio che per mezzo delle loro punte non acuminate impediscono la posa dei volatili proteggendo le superfici trattate.

Reti:

Sistema meccanico che impedisce l’accesso dei volatili all’interno delle zone protette.

Utilizzo svariato: cortili interni, terrazzi etc.

Sistemi elettrificati:

Sono dissuasori per contatto di tipo elettrico, con scariche a basso amperaggio, erogate da una centralina e trasmesse lungo conduttori metallici posizionati nelle zone che si vogliono liberare dai volatili.

Filo birdwire:

è un dissuasore di appoggio meccanico per l’allontanamento dei piccioni dagli edifici, si basa sull’effetto molla del filo teso che crea una base instabile per l’alloggio.

 

Dopo aver quindi effettuato correttamente il Sopralluogo il primo passo prima di mettere in opera un metodo di allontanamento consiste nel provvedere alla Pulizia, Sanificazione e smaltimento del guano presente sulla superfice da proteggere.

La nostra Società Verdeidea Group è in grado di valutare ed intervenire in questo difficile campo dell’allontanamento dei volatili con personale formato (corsi specifici) – Qualifica PLE per l’utilizzo delle piattaforme aree della Società per raggiungere le superfici in altezza – e prodotti per la disinfezione ed attrezzature di ultima generazione.

Roma, 26 marzo 2018

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Derattizzazione – Nuova Classificazione Prodotti Rodenticidi

Derattizzazione – Nuova classificazione di tutti i prodotti a base di sostanza attive anticoaugulanti e limitazioni nel loro uso

A partire dal 1 marzo 2018 entrerà in vigore il Regolamento (UE)2016/1179 (IX ATP del Regolamento CLP) pubblicato il 20.07.2016 – classificazione armonizzata di una lista di sostanze, tra le quali vi sono tutte le sostanze attive anticoaugulanti rientranti nella formulazione dei Rodenticidi – e per effetto tutti i rodenticidi contenenti una concentrazione di sostanza attiva anticoagulante pari o superiore a 30ppm (equivalente ad una concentrazione uguale o maggiore a 0,0003% di sostanza attiva) saranno classificati come tossici per la riproduzione (H360D – Può nuocere al feto) il che comporterà l’inserimento in etichetta del seguente pittogramma:

(GHS08 PERICOLO)
        (GHS08 PERICOLO)

Il Regolamento quindi prevede che dal 1 marzo 2018 tutti i prodotti rodenticidi presenti sul mercato siano adeguati alla classificazione di cui sopra.

I prodotti classificati come tossici per la riproduzione (H360D – PUO’ NUOCERE AL FETO) potranno essere destinati alla sola categoria di Utilizzatori “PROFESSIONALI”.

“Estratto Articolo Paolo Guerra Supervisore tecnico, HPC-OSD Gruppo Ecotech Consulente per l’igiene e la qualità, NoPest® : “Il 2016 è stato un anno nel quale si sono resi applicabili alcuni dispositivi che hanno introdotto cambiamenti importanti nell’ambito dei servizi per il controllo degli infestanti (Pest Control), ed in particolare in quello legato al controllo dei roditori. Sono state nuovamente modificate le etichette dei formulati rodenticidi anticoagulanti posti in commercio, introducendo un limite del loro impiego ad un periodo massimo di sei settimane. Vengono quindi ad essere ampliate quelle Misure di mitigazione del rischio (MMR) richieste in ambito UE per gli anticoagulanti i quali, per caratteristiche proprie e per modalità di impiego, possono comportare un impatto nell’ambiente e sugli animali non bersaglio”…segue: “Limitazione sull’uso dei rodenticidi anticoagulanti: Con la limitazione a sei settimane sull’impiego dei rodenticidi anticoagulanti riportata nelle etichette dei formulati posti in commercio ad uso professionale, viene definitivamente superata la derattizzazione tradizionale basata sul ripristino delle esche rodenticide posizionate in modo permanente all’interno dei contenitori. L’etichetta, diversamente dalla scheda tecnica e dalla scheda di sicurezza, è uno dei documenti sul quale si fonda il decreto di autorizzazione del Ministero della Salute per l’immissione sul mercato e, come tale, le prescrizioni ivi contenute risultano cogenti.”.

Specie di roditori oggetto delle misure di controllo

Topi e ratti appartengono alla famiglia dei Muridi, ordine Roditori, classe Mammiferi.

In Italia, le specie di roditori infestanti negli ambienti urbani sono tre: il topolino domestico (Mus musculus), il ratto grigio, o bruno (Rattus norvegicus) e il ratto comune, o nero (Rattusrattus).

I Muridi sono onnivori e molto adattabili, dunque possono infestare quasi ogni ambiente di natura antropica come, ad esempio, le aree residenziali, le zone agricole, le aree industriali, navi, magazzini, ospedali, e sono diffusi dalle coste fino in alta montagna, con climi e a latitudini molto differenti.

Aspetti chiave per l’utilizzo sicuro dei rodenticidi anticoagulanti

L’esposizione primaria e secondaria per gli esseri umani, gli animali non bersaglio e l’ambiente sono ridotte al minimo studiando e adottando tutte le misure di riduzione del rischio idonee e disponibili. Queste includono la categoria di utenti e la restrizione all’uso esclusivamente professionale, l’area di utilizzo e la formulazione, stabilendo un limite massimo per le confezioni, un design specifico per i prodotti, l’obbligo di utilizzare stazioni esca sicure e a prova di manomissione e l’utilizzo di codici di buona pratica.

Estratto da Rapporto Istsan 15/40 “Misure preventive: Ci sono diverse misure per prevenire le infestazioni di roditori in casa. Queste includono:

‒ prevenire gli accessi di roditori alle aree interne (rendendo inaccessibili o chiudendo i

passaggi, i buchi, gli ingressi per i gatti, gli scarichi, ecc);

‒ evitare lo smaltimento dei resti di cibo attraverso gli scarichi;

‒ non gettare gli alimenti in maniera incurante;

‒ conservare gli alimenti, i mangimi (comprese le scorte), ecc., in luoghi inaccessibili ai

roditori;

‒ pulire le aree accessibili ai ratti e rimuovere potenziali nascondigli;

‒ non nutrire gli uccelli (ad esempio: anatre, piccioni);

‒ operare un compostaggio corretto;

‒ rimuovere la spazzatura e i rifiuti che potrebbero fornire rifugio ai roditori.

“Categorie di utenti rilevanti per l’autorizzazione dei rodenticidi

In linea di principio, nell’ambito dell’autorizzazione rodenticida, viene fatta una distinzione tra le seguenti categorie di utenti: gli utenti non professionali (es. i consumatori/dilettanti) e gli utilizzatori professionali.

L’utente non professionale è il consumatore che rappresenta il pubblico in generale, che utilizza un prodotto biocida nella sfera privata/domestica. L’uso di biocidi come rodenticidi da un utente non professionale significa che c’è probabilità che le istruzioni per l’uso non vengano seguite esattamente, che l’utente non abbia alcuna conoscenza specializzata e che solitamente, non vi sia applicabilità dei dispositivi di protezione, come ad esempio i guanti. In questa categoria troviamo l’utente che utilizza biocidi occasionalmente nel contesto della propria attività, che non riguarda principalmente l’utilizzo di rodenticidi (custodi, personale di pulizia specialista o lavoratori fognari).

In aggiunta, ci sono gli utenti professionali. Questi ultimi hanno solitamente conoscenze ed esperienza specifica relative al trattamento dei rodenticidi e in aggiunta utilizzano tali prodotti nel loro lavoro in maniera regolare. Questa categoria di utenti si riferisce agli operatori qualificati di controllo degli infestanti o persone la cui formazione è stata consolidata. Tuttavia, con riferimento all’identificazione delle categorie di utenti che utilizzano i rodenticidi anticoagulanti, un’importante problematica è rappresentata dalla mancanza di armonizzazione a livello europeo nella definizione di “utilizzatori professionali”. Di fatto, alcuni Stati Membri non si avvalgono di alcun sistema di formazione professionale per l’utilizzo di questi prodotti.

 

Roma, 1 marzo 2018

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Abbattimento Alberi Alto Fusto

Abbattimento Alberi Alto Fusto

Abbattimento Alberi Alto Fusto Area Privata autorizzazioni e metodi

Quando ci troviamo nelle condizioni di necessità di abbattere un albero ad alto fusto nella nostra proprietà privata dobbiamo ottemperare al nuovo Regolamento del Verde del 18 aprile 2017 (articolo in calce estratto dal sito Roma Capitale). Per una valutazione dobbiamo richiedere un primo intervento ad un Responsabile Tecnico del Settore (Agronomo) per ispezionare l’alberatura (VTA – Visual Tree Assessment) e se necessario approfondita con analisi strumentale. Il Tecnico quindi dovrà valutare la reale necessità di procedere e consultare inoltre le tavole della Regione Lazio per controllare se l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico.

Cosa fare se:

  • Albero ubicato in aree sottoposte a Vincolo Paesaggistico: in questo caso per l’abbattimento occorre richiedere preventiva autorizzazione paesaggistica. Tale va presentata a Roma Capitale – Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile – U.O. Gestione Verde pubblico – Ufficio Protocollo, allegando in duplice copia la documentazione richiesta e la ricevuta di versamento di Euro 200 (ai sensiDel.C.C.n 68/2010). N.B. A fronte di alberature oggettivamente pericolanti ( Classe D F.R.C. ), il pagamento può essere effettuato anche dopo il rilascio dell’autorizzazione e comunque entro il termine di 30 giorni.
  • Albero non ubicato in aree sottoposte a Vincolo Paesaggistico: Ai sensi del D.Lgs. n 42/04 Codice Dei Beni Culturali E Del Paesaggio non occorre preventiva autorizzazione paesaggistica per abbattere le alberature.

Può capitare a volte, nell’urgenza di risolvere un problema, di non tener conto dei requisiti delle Aziende alle quali chiediamo dei servizi. Forse non tutti sanno che per effettuare dei lavori in quota (vedi: piattaforme elevabili, etc) è obbligo dell’Azienda formare i dipendenti che hanno questa mansione contrattuale, attraverso corsi di formazione eseguiti da Enti certificanti per l’utilizzo dei mezzi in sicurezza (PLE- DPI – Dispositivi Protezione Individuale).

Abbattimento Alberi Alto Fusto

Il Tecnico a questo punto valuterà quale risorsa impiegare per effettuare in tutta sicurezza l’abbattimento che potrebbe essere effettuato con l’utilizzo di piattaforme aeree o in arrampicata (Tree Climbing). In entrambi i casi la formazione del personale impiegato sarà fondamentale per avere il migliore risultato in tutta sicurezza.

La Verdeidea Group opera effettuando un sopralluogo con Tecnico interno per determinare la tipologia di intervento (potatura/abbattimento – con l’utilizzo di mezzi propri quali piattaforme, ragno – metodo treeclimbing) più idonea al caso ed il tecnico interno potrà valutare lo stato della pianta e consigliare la lavorazione necessaria ed effettuare le procedure e autorizzazioni previste dalla vigente normativa territoriale. La Verdeidea attraverso un Programma di Gestione della Sicurezza, affidandosi alla competenza di Società certificate, è sottoposta costantemente ai controlli necessari per garantire il costante mantenimento delle norme di sicurezza.

Abbattimento Alberi Alto Fusto

Estratto dal Sito Roma Capitale

La Giunta Capitolina ha approvato una delibera contenente le linee guida per il Regolamento del Verde e del Paesaggio di Roma Capitale. “Con questo atto normativo d’indirizzo vogliamo predisporre una regolamentazione organica e uniforme di tutte le aree verdi, pubbliche e private della città, per assicurarne un’efficace gestione sostenibile, accrescerne il valore ambientale e paesaggistico, salvaguardarne caratteristiche e peculiarità”, dichiara l’Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari.

Tra gli obiettivi, oltre a garantire la manutenzione, promozione e recupero del verde e del paesaggio, c’è anche la riduzione delle emissioni di CO2 (secondo gli obiettivi fissati nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – PAESC); la tutela della biodiversità; la valorizzazione e conservazione di parchi, riserve, aree naturali protette, giardini e ville storiche; assicurare il ripristino e il mantenimento delle potature “artistiche” storiche di alcuni quartieri di Roma; coinvolgere i cittadini e promuovere le iniziative volte alla sensibilizzazione sul verde.

Il testo, elaborato dal Dipartimento Tutela Ambientale – Servizio Giardini e dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, tiene conto delle esperienze normative pregresse e della disciplina ambientale nazionale e comunitaria attualmente vigente. Le linee guida sono state oggetto di confronto anche con le università romane e le associazioni nazionali quali WWF, Legambiente, Giardini e Parchi d’Italia, Touring Club Italia e tante altre associazioni.

“Si tratta di linee programmatiche chiare e innovative per l’azione amministrativa– spiega Montanari–Possiamo contare su milioni di metri quadrati di Verde: siamo il più vasto comune italiano per estensione territoriale, uno dei più verdi d’Europa, con eccezionali peculiarità ambientali, ecologiche, paesaggistiche, storico-culturali, archeologiche e con flora e fauna ricche di biodiversità da tutelare. Fare di Roma il più grande Giardino d’Europa si può”.

“Il verde urbano è una risorsa fondamentale per la sostenibilità urbana e queste Linee Guida sono lo strumento che mancava per dare concretezza alle ambizioni di riqualificare, migliorare la rete verde, la sua ricchezza, che non appartiene esclusivamente alla nostra città, ma ha un rilievo nazionale e internazionale. Uno strumento strategico per conoscere, censire, valorizzare, proteggere e tutelare il verde in città, inteso come sistema di interconnessioni, superando quella visione, spesso prevalente nella pratica amministrativa, che lo concepisce esclusivamente quale elemento residuale della città”, conclude.

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Bonus verde detrazioni cura del verde privato terrazzi giardini anche condominiali

“BONUS VERDE”

Detrazioni del 36% cura del verde privato terrazzi

giardini anche Condominiali

 

Il  2018 sarà l’anno del pollice verde. Il giardinaggio verrà incentivato grazie al nuovo bonus verde per giardini e terrazzi privati. A prevederlo è la legge di bilancio 2018. Il provvedimento approvato dal Governo, il 16 ottobre scorso, prevede la detrazione del 36% per la cura del verde privato su 5mila euro di spesa complessiva a beneficiarne non saranno solo i proprietari di ville e villette con un giardino, ma anche i normali condomini che intendono trasformare balconi e terrazzi in aree verdi, ma anche giardini pensili e coperture, messa a dimora di piante e arbusti.

L’agevolazione riguarda aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere anche mediante impianti di irrigazione nonché a lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.

La Verdeidea Group attraverso il continuo aggiornamento dei propri tecnici ed il rispetto e l’applicazione delle procedure conformi alle normative vigenti si propone sul mercato per effettuare sopralluoghi e preventivi per la cura e manutenzione del Verde.

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Ordinanza Emergenza Chikungunya 153/17 Roma

ORDINANZA DELLA SINDACA DI ROMA N. 153/17

Emergenza sanitaria per casi sospetti e accertati

autoctoni di Chikungunya trasmessi dalla

 Zanzara Tigre (Aedes Albopictus)

 nel territorio di Roma Capitale

 

l’Amministrazione Comunale a seguito di casi sospetti e accertati autoctoni di Albovirosi (Chikungunya) in pazienti residenti nel territorio di Roma Capitale ha emanato l’Ordinanza n. 153/17  avente ad oggetto “Emergenza sanitaria per casi sospetti e accertati autoctoni di Chinkungunya trasmessi dalla  Zanzara Tigre (Aedes Albopictus) nel territorio di Roma Capitale”

…Link ordinanza:

https://www.comune.roma.it/resources/cms/documents/OS_153_2017.pdf

La Verdeidea Group  ritiene che sia necessario intervenire nelle aree soggette ad infestazione con intervento larvicida ed adulticida (in ottemperanza alle disposizioni dell’Ordinanza 62/17) per il mese di OTTOBRE .

Restiamo a disposizione  per approfondimenti e dettagli, sopralluoghi e preventivi gratuiti.

 

 

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